Ny-Ålesund
Città scientifica delle Svalbard
Abbiamo raggiunto Ny-Ålesund il 19 luglio, in nave, fra il primo e il secondo campo. La sera stessa i gommoni ci hanno sbarcato al Kongsfjorden, proprio di fronte alla città, anche se poteva esser vista ad occhio nudo soltanto in un punto delle collinete sopra al campo.
La città
Ny-Ålesund è una città differente dalle altre visitate, Barentsburg e Longyearbyen: mentre la prima è avvolta da un triste silenzio, il silenzio che avvolge Ny-Ålesund è quello dello studio, una città scientifica nata per la ricerca sperimentale nell’artico.
E’ uno dei centri urbani situato più a nord, a 78°55′ Nord.
Ci appare più ordinata delle altre, sia nella struttura delle costruzioni che nella loro organizzazione. Non c’è asfalto, ma solo strade sterrate.
Dal porto si percorre la main street, che porta al monumento dedicato a Roald Amundsen, passando per il museo.
Da lì abbiamo raggiunto il pilone a cui era ancorato il dirigibile “Norge”, di costruzione italiana, comandato da Amundsen e pilotato da Umberto Nobile, che nel 1926 sorvolò il Polo.
Fuori la città è possibile vedere il monumento ai caduti della spedizione polare del dirigibile Italia del 1928. Nelle operazioni di soccorso morirono 9 persone. Al suo fianco c’è il monumento alla spedizione di Amundsen, che partì con due aerei il 21 maggio 1925, assieme a Dietrichson, Ellsworth, Feucht, Omdal e Riiser-Larsen.
Là vicino abbiamo avvistato una renna pascolare e brucare il terreno.
Musei e alloggi
A Ny-Ålesund è possibile visitare un museo minerario, con campioni e ricostruzioni di scene di lavoro in miniera.
Dietro c’è una casa-museo, un’abitazione degli anni ’50 lasciata così com’era allora.
Per alloggiare è presente un albergo, il Nordpol Hotellet.
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