Equipaggiamento per il trekking
Abbigliamento tecnico e accessori per l’artico
L’elenco del vestiario e degli accessori da portare viene fornito dall’agenzia di viaggi con cui prenotate il vostro viaggio alle Svalbard.
Tuttavia, visto che l’elenco che ho avuto io non era molto completo, ho deciso di inserire i capi di abbigliamento e gli accessori che ho portato con me, evidenziando ciò che è stato molto utile, quello che era meglio lasciare a casa e quello che mi è mancato.
Maglieria intima
E’ necessario portare, almeno per i giorni di trekking, delle maglie intime pesanti. Ne ho acquistate due, a mezze maniche, e la differenza con quelle di cotone si sente molto. Se avete freddo alle gambe portate una calzamaglia. Per sicurezza io l’ho portata, ma non l’ho usata.
Calzini pesanti ai piedi.
Pantaloni, maglione, scarpe e accessori
Ho indossato un paio di pantaloni da neve, con cui sono stato benissimo, anche usandoli per scivolare sulla neve. Sopra la maglietta intima avevo un buon maglione in pile. Un paio di volte, per la pioggia e il freddo, ho indossato un sopra-pantalone anti-pioggia.
Per le mani due paia di guanti: un buon paio di guanti da neve, per le giornate fredde, e uno più leggero, di lana o pile, per quando fa meno freddo.
Per la testa un cappello di lana, ma portate anche un passamontagna, se avvertite il freddo al viso: i venti freddi sono frequenti.
Una sciarpa per la gola è necessaria.
Mi è mancata la protezione per le orecchie: una fascia o un cappello coi paraorecchie sarebbe stato utile.
Per camminare un buon paio di scarpe da trekking, meglio in goretex. Si cammina spesso, tutti i giorni, sulla neve e si guadano fiumi e ruscelli: con le scarpe buone non si avranno problemi. Le mie scarpe da trekking non erano buone, l’acqua è entrata sempre. Meglio averne due paia: quando lasciate ad asciugare quello bagnato avrete il paio di scorta. Per la nave occorre avere un altro paio di scarpe, più leggere. Gli scarponi non sono consentiti.
Ghette da neve: nel mio programma erano consigliate per i viaggi a giugno. Io sono stato a luglio e ho visto tantissima neve. Meno male che le ho portate.
Giacca a vento imbottita: portate una buona giacca a vento, pesante. Mi è mancata una giacca leggera, necessaria da indossare durante l’escursione. Se sudavo e toglievo la giacca, solo col maglione era freddo.
Zainetto per le escursioni: da portare ovviamente. Non mancate di riempirlo con i panini per il pranzo, la borraccia e il thermos (utilissimo: durante le pause, al freddo, bere del tè caldo aiuta), un piccolo pronto soccorso, un binocolo (se volete osservare orsi, foche, balene e trichechi lontani), una macchina fotografica per immortalare i paesaggi.
Occhiali da sole: considerando che avevamo il sole per tutto l’arco delle 24 ore sono stati molto utili.
Igiene personale: potete fare a meno del sapone, ai campi c’era. Spazzolino e dentifricio e doccia schiuma e shampoo sono da portare.
A Longyearbyen ho acquistato un cappello coi paraorecchie e una borsa termica che ho visto usare a due guide: contiene 3 litri e ha un tubo che consente di bere. Viene riempita di acqua calda e inserita nello zaino, col tubo e il piccolo boccaglio per bere a portata di bocca.
Da non portare
- Accappatoio: un peso inutile. In nave e in albergo ci sono gli asciugamani e ai campi… non essendoci docce l’accappatoio non serve.
- Piatti e posate: i campi sono attrezzati con piatti, scodelle e posate. Per sicurezza portate un bicchiere o una tazza per bere. A noi ne ha regalata una la Spitzbergen Travel e abbiamo usato quella, ma non potevano certo saperlo.
- Materassino termico: bastano i materassini presenti al campo, isolano perfettamente il sacco a pelo dal terreno.
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